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martedì 3 gennaio 2017

STEP 23 : UN COLORE SELVAGGIO

Claude Lèvi-Strauss
Il grande allievo del filosofo Andrè Cresson, Claude Lèvi-Strauss, nella sua opera "Il pensiero selvaggio" e in particolar modo nel capitolo dedicato alla logica delle classificazioni totemiche, utilizza una serie di parole prese dalle scienze esatte e le applica al contesto primitivo, il suo obiettivo consiste infatti nel trattare una scienza spontanea che nasce tra i selvaggi.
Al fine di comprendere tale scienza è necessario considerare che l'antropologo francese passa da un contesto in cui rigore e sistematicità sono fondamentali, ad un altro contesto in cui tutti questi elementi non ci sono. Egli non da definizioni puntuali dei termini scientifici utilizzati, ma lascia spazio a significati ambigui.

In particolare analizziamo la definizione di asse logico data da Lèvi-Strauss. Questo è definito come la dimensione unificante dei fenomeni che sono messi in relazione tra di loro, nella quale egli individua delle differenze.
Asse logico può indicare la dimensione del colore, della forma, della posizione; indica le dimensioni che collegano due fenomeni, che consentono anche di stabilire una differenziazione e le dimensioni che ci permettono di individuare le trasformazioni, passando da una istituzione all'altra.

Interessante è la nozione di correlazione, il pensiero concreto classifica gli oggetti esterni sulla base della somiglianza e dell'opposizione. Lèvi-Strauss fornisce un altro elemento  a riguardo (1996, p.50): gli oggetti che entrano in relazione con l'indigeno ovvero "gli esseri che il pensiero indigeno carica di significato sono percepiti come aventi con l'uomo una certa parentela".

Il raggruppamento percettivo dipende da una tendenza a collegare tra di loro elementi che abbiano qualche tipo di similarità e individua una caratteristica, questi raggruppamenti possono verificarsi nella sfera puramente percettiva senza l'intervento di concetti puramente astratti. Il valore del concetto consiste nel fatto che esso significa una sola cosa e non altre, è quindi distinto e si distingue da altre realtà e da altri concetti, può entrare in un secondo momento in relazione con altri concetti e altri significati mantenendo però la distinzione originaria.

Questo accade anche quando si pensa al color Ametista, immediatamente la mente per associazione pensa al geode, ad un pezzo di quarzo viola, ad una lampada che magari si possiede, ecc...in un primo momento difficilmente associa la parola al colore in quanto tale.

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