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giovedì 12 gennaio 2017

STEP 25 : STORIA DI UN VIAGGIO

Non c’è uomo più completo di colui che ha viaggiato, che ha cambiato venti volte la forma del suo pensiero e della sua vita.
(Alphonse de Lamartine)

Il giorno 29/09/2016 ho intrapreso un viaggio nuovo, affascinante, lontano da quanto normalmente viene proposto nei vari corsi che caratterizzano la facoltà di ingegneria. Ho apprezzato molto, sia inizialmente, ma soprattutto nel procedere del corso, la grinta con cui il professor Vittorio Marchis prova a trasmettere l'amore per le cose.
Ecco di primo acchito, sentir parlare di amore per le cose può lasciar un po' perplessi, ma neanche poi così tanto. Facendosi scudo del suo immenso bagaglio culturale, a parer mio il professore ha centrato pienamente l'obiettivo prefissato,  ha incluso un arcobaleno fatto di storia, filosofia, arte, musica, superstizione, magia in un cielo occupato principalmente da scienza, razionalità, numeri, schemi e leggi da osservare. Il tema principale sul quale si è sviluppato l'intero corso è stato il colore in tutte le sue forme. Ad ogni studente è stato assegnato un colore che fungesse da guida per l'intero percorso. 

Io personalmente ho intitolato la mia esperienza "  Un viaggio color Ametista", avendo ricevuto come guida proprio il color Ametista.
Ad oggi mi rendo conto che fondamentalmente conoscevo ben poco le varie sfaccettature di questo colore prima di intraprendere questo viaggio. Ma entriamo nel vivo dell'esperienza analizzando in che modo si è articolata.

Dopo un'introduzione generale (step 01), si è subito passati alla presentazione di un ventaglio modestamente ampio delle possibili traduzioni della parola Ametista (step 02) per avere maggiore possibilità di spaziare nei più disparati ambiti. Subito dopo si è passati alla ricerca delle possibili codifiche di classificazione (step 03). 
Con questa prima parte molto ancora razionale, si è andata poi a scontrare una visione più mistica, mitologica (step 04). già a questo livello ho iniziato ad apprendere quanto, dietro quello che io ero abituata ad associare ad una semplice sfumatura di viola, in realtà si celasse una storia antica quanto i greci e romani.
Come spesso accade, l'associazione inconscia che la mente è portata ad operare in presenta di un oggetto, un colore, un'emozione, non sempre corrisponde effettivamente alla realtà, il tutto rimane limitato ad un campo di valutazione ristretto, relativo allo spessore di conoscenza che si possiede in merito. Questa tematica è stata oggetto di uno step (step 23) in cui si è preso come riferimento "Il pensiero selvaggio" di Claude Lèvi-Strauss.

Ametista è stato inoltre vittima delle più svariate superstizioni (step 08), le quali spesso l'hanno reso protagonista di momenti importanti vissuti da personaggi del passato come l'Imperatrice francese Giuseppina (step 21).

Da buoni ingegneri, non poteva mancare nel nostro viaggio una valutazione degli aspetti più scientifici legati ad ametista; a tal fine, lo si è andato a valutare in un'ottica fisica  (step 06), chimica (step 14), oltre che in architettura (step 22).

Si è andato poi a osservare come i colori sono spesso l'oggetto principale di molte forme d'arte, quali la musica (step 05), il cinema (step 07), il design (step 16), l'arte culinaria (step 12), pittoriche (step 18), il vasto mondo della moda (step 20); si è anche ripercorsa la strada che "Ametista" ha intrapreso tra loghi (step 10), manifesti pubblicitari e non (step 15), fumetti (step 13), documenti (step 11) e brevetti (step 17).

In un corso di anatomia delle cose non poteva mancare una riflessione sull'anatomia di Ametista, la quale ci ha portato a comprendere come spesso, anche le cose che apparentemente si presentano molto distanti nelle forme, nei significati, siano poi effettivamente legate da un filo sottile di connessione (step 19).

Tutto questo è stato incorniciato da un abbecedario (step 09) e da una cloud (step 24) che hanno aiutato, rispettivamente a metà e fine viaggio, a schematizzare la corrente di pensiero intrapresa.

Ora che il viaggio è giunto al termine, ringrazio il professor Marchis per avermi generosamente offerto questa magica esperienza, oltre che per avermi stimolato verso una maggiore connessione tra le idee. Spero di essere riuscita a trasmettere tutto questo anche a voi, oltre che con tutto quanto appena descritto, anche con le numerose curiosità a margine che ho sentito di dover condividere in questo mio blog. (curiosità; tradizione orientale; cromoterapia; biologia; storia; filosofia; piramidi; astrologia)




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