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venerdì 28 ottobre 2016

CROMOTERAPIA

Gli antichi Egizi praticavano normalmente la cura tramite i colori; i sacerdoti erano al contempo medici e le conoscenze mediche erano considerate una scienza segreta da trasmettere solo a pochi eletti. A quell'epoca le conoscenze mediche riguardo alla cromoterapia raggiunsero un livello molto alto.



"Dalle piramidi di Giza un sentiero sacro conduceva ai "templi di cura solare", dove si trattavano le malattie tramite la cromoterapia."


Gran parte del loro sapere, tramandato dal greco Ermete Trimegisto, è andato perduto nel corso dei secoli. Le cognizioni scientifiche da lui riportate, di cui fa parte anche la cromoterapia, sono chiamate "ermetiche".

Anche gli antichi Greci usavano normalmente i colori derivati da minerali, pietre, cristalli e unguenti come trattamenti. L'interesse per i benefici dei colori andava di pari passo con il concetto degli elementi fondamentali: aria, fuoco, acqua e terra. 


Questi fondamentali costituenti dell'universo erano associati con le qualità di caldo, freddo, umidità e aridità, ed anche con quattro "umori" o "fluidi del corpo": la bile gialla, il sangue (rosso), la freddezza d'animo (bianco) e la malinconia o bile nera

Questi si pensava sorgessero in quattro organi particolari (la milza, il cuore, il fegato e il cervello) e che determinassero predisposizioni fisiche e spirituali. La salute era considerata risultante dell'equilibrio di questi elementi, mentre, di necessaria conseguenza, la malattia ne era lo sbilanciamento. I colori, così come erano associati agli umori, venivano anche utilizzati come trattamento contro le malattie: indumenti colorati, oli, gessi colorati, unguenti e pomate.


Durante il Medioevo, con l'avvento del Cristianesimo in tutte le discipline del sapere, tutto ciò che era pagano fu esorcizzato, comprese le pratiche di guarigione degli Egiziani, dei Greci e dei Romani. 

Le antiche arti della cromoterapia furono tramandate in via orale dato che erano state dichiarate "occulte" dalla Chiesa.


L'Illuminismo cancellò definitivamente dalla scienza ogni traccia di alchimia, misticismo e magia. 

La ragione e il metodo scientifico soppiantarono dalla medicina tutto ciò che non fosse dimostrabile e verificabile scientificamente; la cromoterapia entrò così a far parte della cosiddetta "medicina alternativa", la quale non corrispondeva a queste caratteristiche in quanto, se pur così largamente utilizzata dalle antiche civiltà, non possedeva riscontri scientifici.


La cromoterapia moderna


Nel 1878, l'americano Edwin Babitt pubblicò il suo libro ""e raggiunse con esso fama mondiale. Egli pose così la prima pietra per la moderna radioterapia con i colori. 

Il danese Niels R.Finsen, un altro pioniere della ricerca sulla luce e sul colore, fondò nel 1896 un istituto di luce per la cura della tubercolosi. Nel 1903 Finsen ricevette il premio Nobel. 


In America la terapia con la luce ultravioletta è ormai diventata un metodo standard. I pesci negli acquari e altri animali, se soffrono di determinate malattie virali, vengono attualmente curati con i raggi ultravioletti.

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