I Cristalli sono fonti di energia, ma non tutti i minerali lo sono.
La prima cosa che incuriosisce nell’osservare un cristallo è la sua forma
straordinariamente regolare e geometrica. Ciò è dovuto al fatto che gli angoli, formati dalle
superfici di un determinato cristallo, sono sempre uguali. Tutti gli esemplari dello stesso
tipo di cristallo, anche se estratti a grande distanza tra loro, o di diversa grandezza,
presentano facciate con la stessa inclinazione. Ad esempio l’angolo della facciata
superiore del cristallo di quarzo è sempre di 52°, fra l’altro è lo stesso angolo formato dalla
base e dagli spigoli della Piramide di Cheope.
Se fossimo in grado di frantumare un cristallo riducendolo in molecole, lo vedremmo
scomposto in tanti piccoli pezzi uguali tra loro, della stessa forma di quello di partenza. Ciò
avviene perché le molecole, in un reticolo cristallino, si dispongono una accanto all’altra
seguendo un preciso schema geometrico, che consente di sfruttare tutto lo spazio interno,
così da rendere il reticolo uniformemente saturato.
Responsabile di questa struttura è
principalmente la condizione in cui i cristalli si formano nella crosta terrestre, dove
vengono sottoposti a forte calore e grandi pressioni.
Solo 7 figure geometriche sono in grado di essere pressate e unite tra loro senza lasciare
spazi vuoti: il quadrato, il rettangolo, il triangolo, il rombo, l’esagono, il trapezio e il parallelogramma. Questo non avviene se, ad esempio, si cerca di unire una serie di
cerchi. Esclusivamente queste 7 forme fungono da matrice per l’aggregazione molecolare
in un reticolo cristallino e in base a queste figure geometriche vengono classificati i cristalli
che ne derivano.
Dal quadrato deriva la struttura cubica; dal rettangolo la tetragonale; dal triangolo la
trigonale; dal rombo la rombica; dall’esagono l’esagonale; dal trapezio la triclina; dal
parallelogramma la monoclina.
Il quarzo ha una struttura trigonale e naturalmente deriva dal triangolo, infatti
non è un caso che abbia analogie energetiche con la piramide.
La struttura molecolare altamente organizzata, che caratterizza i cristalli, quando viene
colpita dalla luce ha la capacità di entrare in risonanza, iniziando a vibrare in modo preciso
e costante nel tempo.
Un noto esempio di applicazione di tale proprietà propria del quarzo è l'orologi al quarzo; la batteria fornisce l’energia e il
quarzo produce la vibrazione che fa muovere le lancette.
Dunque i cristalli riflettono la luce e la trasformano in vibrazioni nella gamma
dell’infrarosso, infatti nell’uso i cristalli si riscaldano; vengono inoltre emanate delle
microonde, che attraversando il corpo possono raggiungere gli organi interni.
Quando vengono messi a contatto col campo energetico umano, i cristalli attraverso la
loro vibrazione, inducono una risonanza nell’energia del corpo, potenziandola e
riconducendola alla giusta lunghezza d’onda.
Un’ametista sulla fronte o sotto il cuscino
durante la notte é utile per calmare la mente, ottenendo un aumento della capacità di sognare.
Così come è possibile ottenere un aumento di energia concentrandosi visivamente su un cristallo Jalino, oppure tenendolo in mano ed entrando in risonanza con la sua vibrazione.
Nella famiglia dei cristalli si trova un vasto assortimento di colori da utilizzare per le
guarigioni sciamaniche.
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